Bologna e le sue “leggende
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Di Maurizio Cavazza |
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Qualche tempo fa ero
all’Archiginnasio per una manifestazione e, avendo qualche minuto di
anticipo, ho deciso di andare a vedere, (per la centesima volta ?) il Teatro Anatomico. Ho incrociato un
gruppo di Turisti Speciali ; li definisco così perché erano accompagnati da
un alto funzionario dell’Archiginnasio che faceva loro da Cicerone. Così ho ascoltato
una buona storia del luogo guastata però da questa affermazione : “I cadaveri che qui si sezionavano erano in gran parte forniti dai vicini ospedali “Della Morte” e “ Della Vita”, così detti in quanto ospedali rispettivamente degli incurabili e dei curabili“.
Che questa sia la
convinzione popolare è noto; ma è un errore al quale si perviene per
associazione ai due nomi, Vita e Morte, che fa pensare ad una sorta di “triage” ante litteram, codice bianco
”Vita”- codice nero”Morte”. Che lo si ascolti da
un funzionario dell’Archiginnasio è sorprendente. Entriamo un po’ nei
particolari: LA VITA
La confraternita dei
Battuti di Santa Maria della Vita, sorse nella seconda metà del duecento (
nel 1261 ) per impulso di Raniero Fasani, da
Perugia. Accanto alla pratica
della flagellazione, i suoi membri provvedevano ad assistere i pellegrini (da
cui il termine Hospitale da Hospes, ospite),
i poveri ed anche i malati. L’Hospitale nasce
nel 1289, anche con i mezzi requisiti ai Ghibellini forzatamente esiliati (i Lambertazzi). In questo luogo
operò a lungo restando nei ricordi della città la famosa Suor Dolce. Sorse poi il
santuario ancora oggi esistente, mentre dell’Hospitale non c’e più traccia. Al primo piano, in
via Clavature 8 c’è ancora l’Oratorio della
confraternita, molto bello, visitabile. Sulla parete di fondo campeggia il gruppo scultoreo del Lombardi
che raffigura il Funerale della Vergine, capolavoro ignoto ai più, attratti
soprattutto dal Compianto di Niccolò dell’Arca nella sottostante chiesa. Vale la pena visitarlo
Oggi il complesso è di
proprietà della ASL ed ospita il Museo della Sanità. La dizione esatta
quindi era : Ospedale della
Confraternita di Santa Maria della Vita. LA MORTE
Nel 1336 venne
fondata la “Compagnia dei Devoti dello
Spedale di S.Maria della Morte”,dedita alla
assistenza dei condannati a morte (in altre città si ricordano confraternite
simili dette “della Buona Morte”) . Trascrivo dal sito
della Direzione regionale dei Beni culturali: “…Nel 1347 la confraternita,
che aveva già una propria chiesa, fondò un ospedale, denominato di Santa
Maria della Morte, che si estese progressivamente su tutta l'area
dell'attuale isolato. Fin dal XV secolo
Quando le processioni divennero un appuntamento fisso,
che si svolgeva secondo un preciso cerimoniale concordato con le monache di
San Mattia, ….nel 1350 Come si può vedere non quella clinica
provocata da una malattia. Tutti i bolognesi sanno che la sede era in via Archiginnasio angolo via Musei, nei locali oggi occupati del Museo Civico Archeologico: il Portico della Morte è un luogo noto a tutti, anche per la presenza del libraio Nanni.
Con decreto
napoleonico nel 1801 ambedue le istituzioni furono fatte confluire nel
“Grande Ospedale della Vita e della Morte”, in pratica l’Ospedale Maggiore, in
via Riva Reno, (dove ora è il Palazzo dello Sport) distrutto dai bombardamenti del 1943, ma
già in attività dal 1725. E’ facilmente
intuibile che nella voce popolare le
dizioni ufficiali dei due luoghi, lunghe e complesse, siano state
sostituite dalle più brevi “Ospedale della Vita “ ed “Ospedale della Morte “. Inoltre come tali
sono state inglobate nel decreto di
soppressione. Ma è errato
attribuire loro la distinzione diciamo così su base clinico-prognostica:
non “ incurabili e curabili “, ma
“Vita” e “ Morte “ come parte delle antiche intestazioni . Anche perché per
tutto il periodo in cui ambedue gli Ospedali
furono attivi l’esito delle malattie non era certamente prevedibile;
si guariva o si moriva molto per caso (o per intervento della divina Provvidenza, per i credenti),
essendo le cure mediche del tempo totalmente
prive delle basi scientifiche su cui oggi si fonda la scienza medica . |
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